Titolo operistico romantico per eccellenza, avvolto e ambientato fra le brume e i castelli della Scozia medievale in cui agiscono clan in atavico conflitto, Lucia di Lammermoor torna sulle scene del Teatro Comunale di Bologna dal 16 al 25 giugno per raccontare al pubblico la storia d’amore tenera e sincera di due adolescenti vittime di colpe non loro. Il capolavoro di Gaetano Donizetti su libretto di Salvadore Cammarano dal celebre lavoro di Walter Scott arriva al Comunale con uno spettacolo nuovo diretto da Michele Mariotti e firmato dal regista Lorenzo Mariani, affiancato da Maurizio Balò (scene), Silvia Aymonino (costumi), Linus Fellbom (luci).
Orchestra e Coro (preparato da Andrea Faidutti) sono quelli del Comunale di Bologna.
La recita di Lucia di Lammermoor del 20 giugno sarà trasmessa in diretta su Rai Radio3.
«Il capolavoro di Donizetti mi ha sempre emozionato per le sue tinte peculiari che conducono il dramma tra allucinazione e realtà – racconta il direttore d’orchestra Michele Mariotti –. Quest’opera mi ha sempre colpito per l’atmosfera un po’ speciale – brunita, nebbiosa, liquida, indefinita, magica – che cercherò di restituire. Lucia di Lammermoor ha un suo colore, è un’opera che ha una sua dimensione molto personale e un carattere forte e ben definito. Ci sono momenti musicali bellissimi, anche tra i meno evidenti, come la pastorale iniziale dei cacciatori: la prima volta che l’ho sentita ne sono rimasto subito affascinato».
Protagonista femminile di questa nuova produzione del Comunale di Bologna il soprano moldavo Irina Lungu, che si alterna con Ruth Iniesta, insieme ai tenori Stefan Pop e Ho Yoon Chung, in alternanza nel ruolo dell’innamorato Edgardo, Markus Werba e Simone Alberghini in quello del fratello Enrico, e ancora con Alessandro Luciano (Arturo), Evgeny Stavinsky (Raimondo), Elena Traversi (Alisa) e Gianluca Floris (Normanno).
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